Di Marina Zetti
La Biblioteca Nazionale Braidense conserva all’interno del suo patrimonio librario dei veri e propri tesori che si svelano agli studiosi più attenti ma che sono presentati alla collettività in occasione delle mostre e delle attività didattiche che la biblioteca offre al pubblico.
Le esposizioni che la biblioteca ha realizzato nella sua centenaria storia hanno proprio questo scopo: far conoscere i propri beni e valorizzarli attraverso le mostre bibliografiche.
Il Fondo Manzoniano, di cui qualche pezzo scelto sarà presente in questa mostra, arriva in Braidense grazie a una donazione nel 1886 a soli tredici anni dalla morte del Manzoni, del quale quest’anno si cele- brano i centocinquant’anni della morte.
Pietro Brambilla, marito di Vittoria Manzoni primogenita di Pietro Manzoni, il 2 luglio 1885 con una lettera all’allora direttore della biblioteca, Isaia Ghiron, manifestò la volontà di donare tutti i manoscritti, l’epistolario e i libri postillati:
Mi sono deciso a destinare la detta raccolta alla Biblioteca di Brera: per evitare che, rimanendo di proprietà privata, si disperdano coll’andar del tempo, quegli scritti e opere che ho avuto la fortuna di poter riunire; e per far cosa grata a Milano e utile alli studiosi, onorando nello stesso tempo la memoria dell’illustre uomo, nella di cui famiglia sono entrato per matrimonio. Ma per garantire il raggiungimento dello scopo, occorre ch’io subordini la donazione a certe condizioni... Che i manoscritti libri lettere ecc. cioè tutta la raccolta donata, non possa mai venire asportata da Milano e dalla Biblioteca... Che sia scelto... un apposito locale dedicato ad Alessandro Manzoni, e destinato esclusivamente alle sue opere... Che tutto sia tenuto a disposizione degli studiosi e del pubblico...
[…]